
Non abbiamo sentito né la sua voce né quella del sindaco Beppe Sala, tanto deciso nel rimproverare chi lavora in smart working dicendo che è ora di uscire dalla grotta e tornare a produrre quanto restio a picchiare i pugni sul tavolo con le piattaforme di delivery che si sono arricchite sulle spalle (letteralmente) di migliaia di lavoratori e lavoratrici. Ma come, ci chiediamo, una giunta che porta a casa le Olimpiadi invernali del 2026 non riesce a fare nulla per chi lavora in questa città?
La vita che conducono i ciclofattorini è il lato oscuro del modello Milano: precarietà, sfruttamento e impossibilità a vivere con un reddito basso.
Ci sono volute le sentenze della magistratura per mettere di fronte alle loro responsabilità le multinazionali delle consegne di cibo a domicilio. Le parole di Tajani suonano come una excusatio non petita. Che come dicevano i latini significa accusatio manifesta.
È ora di cambiare modello, così non ha funzionato.